Come si fa un impianto dentale a Firenze

Condividi
Come si fa un impianto dentale a Firenze
Scopri come si fa un impianto dentale a Firenze: fasi, durata, materiali e consigli post-operatori. Leggi la guida del nostro studio dentistico.

Indice dei Contenuti

Introduzione

L’implantologia dentale rappresenta una soluzione efficace e duratura per la sostituzione dei denti mancanti. A Firenze, molti pazienti si rivolgono a studi dentistici specializzati per comprendere meglio il processo e le fasi coinvolte nell’inserimento di un impianto dentale. In questo articolo, esploreremo in dettaglio come si fa un impianto dentale a Firenze, rispondendo alle domande più frequenti e fornendo informazioni utili per chi considera questa opzione.

Che cos’è un impianto dentale?

Un impianto dentale è una piccola vite in titanio, biocompatibile e resistente, che viene inserita chirurgicamente nell’osso mascellare o mandibolare per sostituire la radice di un dente mancante. A differenza di protesi mobili o ponti tradizionali, l’impianto si integra direttamente con l’osso circostante attraverso un processo chiamato osteointegrazione, che garantisce stabilità e durata nel tempo.

Gli impianti dentali svolgono la funzione di supporto per la protesi dentale che andrà a sostituire la corona naturale del dente. Questa protesi può essere una corona singola, un ponte o una dentiera fissa, a seconda delle esigenze del paziente. Il titanio, materiale di cui sono fatti gli impianti, è particolarmente indicato perché non viene riconosciuto dal corpo come corpo estraneo, riducendo così il rischio di rigetto.

Il vantaggio principale di un impianto dentale è che permette di preservare la struttura ossea, contrastando l’atrofia che si verifica quando manca il dente e non c’è stimolazione ossea. Inoltre, offre un’eccellente funzionalità masticatoria, un’estetica naturale e un comfort superiore rispetto alle soluzioni rimovibili.

Va sottolineato che l’impianto dentale è un trattamento medico-chirurgico che deve essere eseguito da professionisti qualificati, che valutano con attenzione la salute generale del paziente, la qualità e quantità dell’osso disponibile, e eventuali condizioni che potrebbero influire sulla riuscita dell’intervento.

Come si fa un impianto dentale?

Il procedimento per inserire un impianto dentale è articolato e richiede competenze specialistiche e strumenti avanzati. Ecco le fasi principali, così come vengono eseguite presso lo studio del dottor Marco Baldanzi a Firenze.

1. Prima visita e diagnosi

La prima tappa è una visita accurata con esami radiografici e spesso una tomografia computerizzata (TC) 3D, che consente di valutare la quantità e la qualità dell’osso dove verrà inserito l’impianto. Vengono inoltre esaminate le condizioni delle gengive, la salute generale del paziente e eventuali patologie che possono influire sul trattamento (come diabete o problemi cardiovascolari).

2. Pianificazione personalizzata

Sulla base dei dati raccolti, si pianifica l’intervento, scegliendo la tipologia di impianto (lunghezza, diametro, tipo di superficie) e la tecnica chirurgica più adatta. In alcuni casi può essere necessario un innesto osseo preliminare o l’utilizzo di tecniche rigenerative.

3. Intervento chirurgico

L’inserimento dell’impianto viene effettuato in anestesia locale per garantire il massimo comfort al paziente. Il dentista pratica una piccola incisione nella gengiva per esporre l’osso, quindi, con strumenti specifici, viene preparato il sito di inserimento. L’impianto in titanio viene poi avvitato direttamente nell’osso con estrema precisione. La gengiva viene suturata per favorire una corretta guarigione.

4. Periodo di osteointegrazione

Dopo l’intervento si avvia il processo di osteointegrazione, durante il quale l’osso cresce intorno all’impianto, ancorandolo stabilmente. Questo processo richiede da 3 a 6 mesi e rappresenta una fase cruciale per il successo a lungo termine dell’impianto.

5. Applicazione della corona

Una volta verificata l’integrazione, si procede con la fase protesica, cioè con la costruzione e il fissaggio della corona dentale definitiva. Questa corona è progettata per integrarsi perfettamente con i denti naturali, sia in termini di funzione che di estetica.

6. Controlli e manutenzione

Dopo il completamento del trattamento, è fondamentale mantenere una buona igiene orale e sottoporsi a visite di controllo regolari per monitorare la salute dell’impianto e delle gengive.

come si fa un impianto dentale a Firenze

Quanto dura un impianto dentale?

La durata di un impianto dentale è uno degli aspetti che più interessa i pazienti ed è legata a diversi fattori, che vanno oltre la semplice qualità dell’impianto stesso.

Fattori che influenzano la durata:

  • Igiene orale: Una pulizia quotidiana efficace e professionale previene l’accumulo di placca e batteri che possono causare infezioni attorno all’impianto (perimplantite).
  • Qualità ossea e salute gengivale: Un osso sufficientemente denso e una gengiva sana sono indispensabili per mantenere l’impianto stabile nel tempo.
  • Abitudini di vita: Fumo, abuso di alcol e alimentazione povera incidono negativamente sulla salute orale e sulla guarigione post-operatoria.
  • Patologie sistemiche: Condizioni come il diabete non controllato possono aumentare il rischio di complicazioni.

Durata media

Con una corretta gestione e manutenzione, un impianto dentale può durare anche più di 15-20 anni, spesso tutta la vita. Naturalmente, è importante ricordare che la parte protesica (la corona) può necessitare di sostituzioni o aggiustamenti nel tempo a causa di usura o danni accidentali.

Monitoraggio continuo

Presso lo studio Marco Baldanzi, consigliamo controlli periodici almeno ogni 6 mesi, con sedute di igiene professionale dedicate, per prevenire e individuare tempestivamente eventuali problematiche.

Cosa mangiare dopo un impianto dentale?

Dopo l’intervento, è importante seguire una dieta adeguata per favorire la guarigione:

  • Primi giorni: Consumare alimenti morbidi e freddi, come yogurt, gelato, frullati e zuppe tiepide.
  • Settimane successive: Introdurre gradualmente cibi più consistenti, evitando quelli troppo duri o croccanti.
  • Evitare: Cibi piccanti, acidi, troppo caldi o freddi, e bevande alcoliche.

Una corretta alimentazione contribuisce a una rapida ed efficace guarigione post-operatoria.

Quanti denti si possono mettere su un impianto?

La risposta a questa domanda dipende dalla quantità di denti da sostituire, dalla posizione in cui si trovano e dalla qualità dell’osso disponibile.

Impianto singolo per dente singolo

Nel caso di un dente mancante isolato, la soluzione più semplice è inserire un impianto singolo che sostituisca la radice naturale, su cui poi si monta la corona.

Ponti su impianti

Quando mancano più denti consecutivi, si possono utilizzare due o più impianti per supportare un ponte dentale. Questo evita di dover limare denti sani, come avviene con i ponti tradizionali.

Protesi su più impianti

In caso di edentulia totale (assenza di tutti i denti), è possibile inserire un numero limitato di impianti (solitamente 4-6) che sostengano una protesi fissa completa. Questo approccio permette di evitare la protesi mobile e migliorare notevolmente qualità di vita e funzionalità masticatoria.

Mini impianti e soluzioni alternative

In alcune situazioni di scarsa disponibilità ossea o esigenze particolari, si utilizzano mini impianti o tecniche avanzate per garantire stabilità e durata.

Il consiglio del dentista

La scelta della soluzione migliore avviene sempre dopo una valutazione clinica approfondita e personalizzata, perché il numero di denti che si possono mettere su un impianto non è mai uguale per tutti.

Implantologia a carico immediato: una soluzione rapida, efficace e personalizzata

L’implantologia a carico immediato rappresenta una delle innovazioni più interessanti nel campo della chirurgia implantare. A differenza dell’approccio tradizionale, che prevede un periodo di attesa di alcuni mesi prima dell’applicazione della protesi definitiva, questa tecnica consente di posizionare una protesi provvisoria entro 24-48 ore dall’intervento chirurgico, permettendo al paziente di recuperare rapidamente estetica e funzionalità.

Questa procedura è indicata in casi ben selezionati, dopo una valutazione approfondita che tenga conto di diversi fattori clinici:
– buona qualità e quantità di osso disponibile,
– stabilità primaria dell’impianto (cioè una buona tenuta dell’impianto nell’osso fin da subito),
– assenza di infezioni attive o patologie sistemiche non controllate.

Il vantaggio principale del carico immediato è che il paziente non rimane mai senza denti: fin da subito è possibile avere una protesi funzionale ed esteticamente gradevole, anche se provvisoria. Questo ha un forte impatto positivo sia psicologico che pratico, specialmente nei casi di edentulia totale (mancanza completa dei denti) o nelle zone estetiche anteriori.

Presso lo Studio del Dott. Marco Baldanzi, l’implantologia a carico immediato viene eseguita solo quando sussistono tutte le condizioni di sicurezza, nel pieno rispetto delle linee guida cliniche e scientifiche. Ogni trattamento viene personalizzato con l’ausilio di tecnologie digitali, come la progettazione implantare guidata e la radiologia 3D, per garantire il massimo livello di precisione e predicibilità.

È importante ricordare che, pur offrendo tempi più rapidi, il carico immediato non è una scorciatoia, ma una procedura complessa che richiede esperienza, formazione specifica e una valutazione caso per caso. Solo un team qualificato può stabilire se questa opzione sia realmente indicata per il singolo paziente.

Conclusione: come si fa un impianto dentale a Firenze

L’implantologia dentale è una soluzione sicura ed efficace per ripristinare la funzionalità e l’estetica del sorriso. Affidarsi a professionisti esperti a Firenze garantisce un trattamento personalizzato e risultati duraturi.

Contatti per una consulenza:

Prenota una visita per valutare la soluzione più adatta alle tue esigenze e ritrovare il piacere di sorridere con fiducia.

Condividi l'Articolo!

Leggi gli ultimi articoli

Scopri le nostre news